(Milano, Parco Sempione) - Me lo fai di nuovo quel musetto brutto brutto? - Brutto brutto in che senso? - Quel grugnetto un po’ da maialino che mi fai ogni tanto… Ecco, bravo, così. - Gianni, ma devo per forza avere un’espressione da coglione in tutte le foto che mi fai? - Tesoro, quella che chiami espressione da coglione è l’apoteosi del sexy. In questo lavoro il musetto un po’ da porco è il minimo sindacale. - Sì vabbè, un po’ da porco… - Bravo, sta’ giù, così… toccati le cosce… Più su, non fare il timidone: ti ricordo che stiamo facendo le foto per l’intimo maschile, non per un collegio di suore. - Ovvio che è per l’intimo maschile: sono un maschio. - Amore, tu non hai idea dell’effetto che faresti con una guepière, i reggicalze e la calze nere a rete. Guarda, mi bolle il sangue al solo pensiero… - Effetto Rocky Horror Show, direi. - Frank-N-Furter che canta Sweet Transvestite… non mi ci far pensare, una roba da svenire! - Sì, non posso darti torto: Tim Curry era veramente forte in quel ruolo. - “Forte”? Vedo che non perdi il vizio di minimizzare, gioia. E sta’ fermo, smettila di grattarti le gambe… Tira su la coscia sinistra, aprila un po’, metti la manina dove sai… Perfetto! - Gianni, comincio a non poterne più di stare fermo in questa posizione: sono praticamente nudo, fa freddo e c’è anche qualche zanzara. - Ragiona, tesoro: se fa freddo come fanno a esserci le zanzare? E poi è ancora troppo presto. - Non so che dirti, mi stanno pungendo lo stesso. - Perché sei troppo dolce, non riescono a resistere alla tentazione di succhiarti… Le capisco, sai? - Ma almeno fammi spostare al sole! - Non posso, non c’è la luce giusta. Su, coraggio, abbiamo quasi finito. Quell’espressione incazzata che hai in questo momento è perfetta, mantienila, così… E cerca di avere un po’ di pazienza, sant’Iddio, non so se ti rendi conto che stai posando per Calvin Klein! Fai le foto per i brand più esclusivi e sei solo agli inizi. - E ci resterò, agli inizi: ti ho già spiegato che non intendo fare carriera come fotomodello. Voglio solo guadagnare un po’ di soldi, tutto qua, e ci sto riuscendo, anche grazie a te. - Tu sei pazzo, musetto mio, pazzo come un caribù in calore sperduto nel paradiso artico. Ma io ti farò cambiare idea, vedrai. - Un caribù in calore sperduto nel paradiso artico? - Sì, perché? Il calore è perfetto per il clima artico. - Ho capito, ma cosa c’entra? - Non ti va il caribù? Allora un gamberetto in amore sperduto negli abissi dell’Oceano Indiano. Il gamberetto arlecchino è bianco a pallini azzurri, uno chic da paura, e fa delle danze d’amore spettacolari. - Gianni, ti senti bene? Mi sa che stai avendo un ictus. - Mi sento sempre benissimo quando ti vedo, tesoro. Coraggio, restami giù ancora per un cinque minuti e poi purtroppo abbiamo finito. Ti va se dopo ti offro uno sprizzino al Caffè Cavalieri? - Grazie, accetto volentieri, ma poi devo scappare subito, perché ho un appuntamento a Castelnuovo Don Bosco nel primo pomeriggio. - Castelnuovo? Ma sei serio? Vuoi mettere Castelnuovo con Milano? - È un paese molto vivace, Gianni, mica il solito mortorio. E poi devo incontrare una persona speciale. - Una donna? - No, un uomo. - Eh, ma così mi rendi geloso! Un uomo… speciale? Più speciale di me? - Non è niente di quello che pensi: è un amico, un tipo pieno di iniziative. Dobbiamo discutere di affari. - Ah, allora va bene. Sai una cosa? Ne ho parecchi di maschietti da fotografare, ma tu sei in assoluto il mio preferito. - Oh caspita, non so se esserne lusingato o preoccupato. - Preoccupato no, dai: io sono tutto fumo e niente arrosto. Non darei mai la caccia alla mia piccola nutria di laguna. - Cos’è la nutria di laguna? - Non esiste, tesoro: è un animale di fantasia, come te. Neppure tu esisti, sei solo una proiezione della mia mente. - Ma perché poi sono il tuo preferito? Io non so neanche da che parte si incomincia a fare il fotomodello. - Appunto per questo: tu hai quell’aria da incantevole oca che mi fa impazzire, sei sempre fuori contesto in qualunque circostanza. - Incantevole oca? - Scherzo, dai. Mi piace scherzare con te, ci caschi sempre. Abbiamo finito: mettiti qualcosa su quell’adorabile pelliccetta freddolosa da marmottino della tundra e andiamocene al caffè. - Pelliccetta? Ma io ho pochissimi peli addosso! - Dai su, muoviti: sei come le signorine, eh? Ti piace far aspettare i maschi…