- Ehilà, chi si rivede! - Di nuovo tu! Cosa vuoi da me? - Prima di tutto i tuoi ringraziamenti, fratellino. Non è con questo tono che dovresti accogliere chi ti ha elargito qualche utile consiglio, non credi? - Lo ammetto, mi sei stato di grande aiuto con mio padre. Te ne sono profondamente riconoscente. Però non mi sento tranquillo, non capisco perché tu mi abbia aiutato, non è da te. E poi perché sei tornato? Non certo solo per farti ringraziare, non ti presenti mai senza un secondo fine. - Fratellino, non essere ingenuo: volevi che ti lasciassi l’illusione del lieto fine? Neppure questo è da me, lo sai. Non è ancora finita, mio caro. - So perfettamente che c'è ancora molto da fare: di qui in avanti me la caverò da solo, grazie. - Fossi in te non sottovaluterei i miei consigli. Gli indizi sono parecchi, ragazzo mio, e finora ne hai trovato solo uno. - Basta. Sei venuto per rovinarmi la giornata, no? E allora parla. Cosa dovevi dirmi? - Oh, niente di che: solo che il piano è a buon punto. Diciamo che fra poco per l'umanità è scacco matto: quei poveretti sono rimasti con un cavallo e una torre, il re è praticamente morto. - Non avete ancora vinto. - Vorrei che fosse vero: significherebbe che abbiamo degli avversari degni di questo nome. Ultimamente odio gli esseri umani, mi hanno fatto perdere il gusto della lotta. - Li hai sempre odiati, specialmente quando dicevi di amarli. - Sì, ma ora li disprezzo a tal punto che sto pensando di eliminarli e sostituirli con un modello migliore. Sai, c'è un problema che avevo sottovalutato nella mia collaborazione con il collega. - E sarebbe? - Sarebbe che la cattiveria, prerogativa del collega, è sempre associata alla stupidità. A te senza dubbio darà più fastidio la cattiveria, ma a me dà più fastidio la stupidità: lo sai, è nella mia natura apprezzare i lumi dell'intelletto. - È sempre stato così, da che mondo è mondo: cos’è cambiato? - Cos’è cambiato? Ma stai scherzando? È cambiato il genere umano, sono diventati un branco di fessi. - Non è che prima fossero tanto meglio, eh. - Forse, ma avevano più classe, pur nel loro essere ridicoli. C’è stato un tempo non lontano in cui avevo a che fare con esaltati travestiti da Templari che facevano riunioni notturne nei sotterranei di Torino, Lione o Praga, nei cimiteri deserti o in chiese sconsacrate, con i gufi e le civette che li spiavano dai vetri rotti delle finestre: era stupido, ma almeno pittoresco. Ogni tanto qualche sacrificio umano, qualche vergine stuprata, qualche bambino scannato, gatti neri, sesso e libidine, il culto dell’orgasmo, aborti, taglio di genitali con conseguente ricerca del mostro di Firenze, insomma ordinaria amministrazione. Facevo finta di gradire, apprezzavo le intenzioni, anche se mi dava un gran fastidio che molti di quei cialtroni mi confondessero con il collega. Mi consolavo con padre Amorth, lui ha le idee chiare in proposito: ci siamo fatti delle grasse risate insieme quando elencava i nostri nomi in ordine alfabetico distinguendo accuratamente i rappresentanti delle due schiere, e noi per tutta risposta gli sputavamo in piena faccia, finché un bel giorno ha deciso di mettersi alle nostre spalle e il divertimento è finito. Una volta, in un momento di tregua, ho discettato con lui sulla Pseudomonarchia daemonum: ci siamo confrontati civilmente e garbatamente sull’identità di Ariman, un’esperienza insolita e, devo dire, molto gradevole. - Immagino: dev'essere stato fantastico. - Comunque, in cuor mio, non potevo evitare di fare il confronto fra costoro e i veri Templari, per non parlare di un Pitagora o degli Atlantidei, e già allora mi rendevo tristemente conto della decadenza del genere umano. Tuttavia non avrei mai pensato che potessero cadere così in basso: è incredibile la facilità con cui siamo riusciti ad ottenere il controllo di tutti i governi del mondo, ad asservire la scienza, ad avere dei complici in tutti i mezzi di comunicazione, a far sembrare bene il male e male il bene stravolgendo il senso naturale delle parole. Davvero incredibile. Merito del mio alleato, certo, ma anche della massa di dormienti che hanno permesso tutto questo. Nessuna resistenza, men che meno da partedelle vittime. Fior di imbecilli che credono di poter decidere con elezioni democratiche da chi saranno governati: la democrazia è morta con quelli che l’hanno inventata, lo sanno anche i gatti, e questi si trastullano con ircocervi fantasiosi come la democrazia rappresentativa. Non capiscono la verità nemmeno se gliela sbatti in faccia con un libro o un film. - Forse ho presente il libro, ma a quale film ti riferisci? - Non puoi conoscerlo, non è ancora uscito: è una trilogia che uscirà tra un paio d’anni. Ma tanto non capiranno niente lo stesso. - Scusa, ma perché vuoi smascherare il vostro gioco, se avete deciso di eliminarli? - Lo sai che devo. - Già, dimenticavo: sei costretto a rispettare il libero arbitrio. Come mai sei caduto dal cielo, astro del mattino, figlio dell'aurora? Potevi essere il migliore di noi. - Ho tentato di risvegliarli, ma, credimi, è fatica sprecata. Ad ogni modo non farò in tempo a eliminarli: ci penserà qualcuno più potente di me. Preparati ad assistere al gran finale, Mikael, ci saranno scoppiettanti fuochi d’artificio dappertutto: imploderanno grattacieli, crolleranno ponti con la gente sopra, bruceranno cattedrali gotiche, esploderanno bombe atomiche, e sai che c’è? Quei fessi crederanno sempre alla versione ufficiale dei fatti: aerei nemici, scarsa manutenzione, corto circuito, gesto di un fanatico, deposito di nitrati. Basterà mandare in tv quattro comparse con il camice bianco e quelli crederanno alle più macroscopiche panzane. È sconcertante, sai? Si bevono tutto. Del resto ne hai già avuto qualche saggio. - Per esempio? - Che ne so, Ramstein. - Ricordo, agosto del 1988. - Esibizione delle Frecce Tricolori in Germania. Presunto errore nell'esecuzione del cardioide da parte del pilota più esperto, il solista, con conseguente incidente in cui muoiono anche due suoi colleghi e sessantasette persone del pubblico, senza contare centinaia di feriti gravi. Due dei piloti morti, il 27 giugno 1980, erano in ricognizione in prossimità del DC9 Itavia precipitato ad Ustica ed avevano lanciato un allarme generale. Avrebbero dovuto essere ascoltati pochi giorni dopo come testimoni al processo, ma non ci arrivarono. Solo un idiota potrebbe pensare che una cosa del genere sia un incidente, eppure la gente ci ha creduto. Devo continuare? - No, smetti pure: il concetto è chiarissimo. - Non hai ancora visto il peggio, Mik. La morte e la violenza sono meno terribili della stupidità: sarà quella l’arma del prossimo futuro. Verrà il giorno in cui consulteranno i ragazzini come se fossero oracoli. - I ragazzini? - Ragazzini, ragazzine, fa lo stesso: a partire dai soy boys l’identità sessuale sarà irrilevante. - Non ti seguo. - È un'altra cosa che non puoi sapere: soia geneticamente modificata, mio caro. La imporremo a livello mondiale come integratore alimentare con l’aiuto dei vegani, e ci darà una grossa mano a creare il sospirato terzo sesso. - Il genere umano non ha nessun bisogno di un terzo sesso. - Questo lo dici tu: sono in troppi, l’alternativa è lo sterminio. Dovresti ringraziarmi, sto cercando di escogitare qualche stratagemma per evitarlo. E poi senti da che pulpito viene la predica: qual è il tuo sesso, Mikael? Lo chiediamo al vecchio Isaia? Con due ali ti nascondi il volto, con due voli, con due ti copri le gambe, ricordi? Apri le due alucce in basso e guarda cosa nascondono. - Non ti seguo in queste sciocchezze, lo sai, ma la Sacra Scrittura non ha dubbi in proposito: i Sodomiti, noti per la loro attrazione verso il sesso maschile, cercarono di abusare dei due angeli ospiti di Lot: “Chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perché possiamo abusarne»”. Perciò maschi, senza dubbio. Ora però non vorremo metterci a discutere del sesso degli angeli, spero. - Santo Cielo, no. Il sesso è passabile solo se praticato, altrimenti è un argomento noioso almeno quanto il De substantiis separatis di Tommaso d’Aquino... - Pronto?... Pronto!!